I genitori inglesi si lamentano per i troppi compiti nella scuola inglese?
Quanti compiti danno nelle scuole in Inghilterra?
Gli studenti inglesi hanno un carico di compiti pesante?
In questo articolo (e nell'episodio del mio Far And Away Podcast) voglio raccontare della nostra esperienza relative alla quantità e qualità dei compiti a casa nella scuola pubblica primaria e secondaria qui in Inghilterra, dove viviamo dal 2014. I miei tre figli sono immersi nel sistema scolastico inglese, hanno frequentato la scuola pubblica primaria, la scuola secondaria pubblica, il Sixth Form College e ci stiamo immergendo nel mondo dell'università inglese.
Inizio questo articolo dedicato all'educazione affettiva e sessuale nella scuola primaria inglese raccontavi un aneddoto: ci eravamo trasferiti in Inghilterra da circa due anni e i miei tre figli frequentavano la scuola primaria pubblica del nostro quartiere, il grande era in Year 5 (9-10 anni), quello di mezzo in Year 3 (7-8 anni) e la piccola aveva iniziato la classe di Reception (4-5 anni).
L'adolescenza che stanno vivendo i miei figli italiani, nati e cresciuti all'estero, è molto diversa dall'adolescenza che ho vissuto io in Italia. Sono ovviamente cambiati i tempi, ci sono nuove problematiche relative a quest'epoca, ma restano le difficoltà di questa fase difficile e delicata della loro vita. Per noi, famiglia italiana in Inghilterra, si aggiunge la variabile dell'essere immersi in una cultura che è diversa dalla nostra cultura di origine, con i suoi pro e contro.
Il passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria inglese è un momento molto delicato per gli studenti che lasciano l'ambiente familiare e ristretto della primary school, in cui sono stati per ben 7 anni, per andare nel marasma della high school.
I corridoi affollati al cambio d'ora, il passaggio da un'aula all'altra a seconda delle materie, i tanti edifici e dipartimenti diversi, le nuove materie da studiare, i compagni che cambiano di lezione in lezione, i nuovi insegnanti e le nuove regole: tutto questo e molto altro può rendere l'inizio della scuola secondaria per un bambini un evento particolarmente carico di ansia, paura e preoccupazione.
In casa Far and Away è tempo di esami e vorrei riportare qualche riflessione da genitore in un post scritto un po' di getto, in questo weekend di vigilia degli esami.
La piccola di casa, Paola, che frequenta l'ultimo anno di scuola primaria inglese, inizierà gli esami di fine ciclo KS2, chiamati SATs, nella seconda settimana di maggio.
Le scuole secondarie inglesi, high school, tendono ad incoraggiare gli studenti, che parlano una lingua straniera in casa, a sostenere l'esame GCSE nella loro lingua madre.
I GCSE, General Certificate of Secondary Education, sono degli esami importanti che vengono sostenuti alla fine di Year 11 dagli studenti di 15-16 anni in Inghilterra.
Generalmente sono circa 9 o 10 le materie che vengono scelte per i GCSE ed è importante che buona parte degli esami di queste materie (almeno 5) vengano passati con buoni voti per poter accedere poi a determinati College.
Alcuni esami GCSE possono essere sostenuti anche prima di Year 11, normalmente Year 10 o Year 9, ed un esempio è proprio la lingua straniera che lo studente parla in casa.
Nel caso dei miei figli, già dal momento dell'iscrizione nella loro high school, ci è stato chiesto se i ragazzi parlassero una lingua diversa dall'inglese in casa e la nostra risposta è stata ovviamente "italiano".
Dopo poco tempo, il Head of Modern Foreign Languages, cioè il responsabile del dipartimento di lingue straniere della loro scuola, si è messo in contatto con noi genitori per chiederci se fossimo interessati a far sostenere l'esame GCSE di italiano ai nostri figli.
Il dipartimento di lingue ha tutto l'interesse ad avere questi studenti madrelingua pronti a sostenere gli esami perché sa che, con ottima probabilità, raggiungeranno voti elevati che andranno ad aumentare la media dei risultati di quel dipartimento.
Una precisazione importante da fare è che non sempre la lingua straniera parlata in casa dallo studente è tra quelle insegnate a scuola. Quindi sta alle famiglie o trovare un tutor/insegnante, che prepari il figlio, oppure organizzarsi per prepare da soli i propri figli all'esame nella loro lingua.
Io ho scelto la seconda opzione, ovviamente facendomi dare le informazioni di base dal Head of Modern Foreign Languages della scuola dei miei ragazzi.
Se non fosse stato per la pandemia, Lorenzo, mio figlio maggiore, avrebbe potuto sostenere il suo esame Italian GCSE in Year 9, ma le cose si sono complicate, gli esami sono stati sospesi a causa del Covid e ora Lorenzo, in piena fase di esami GCSE, si trova a dover fare anche quello di italiano.
Diciamo che le scuole tendono a far sostenere questi esami di lingua straniera ai ragazzi madrelingua prima di Year 11, in modo tale da togliere "lavoro" all'ultimo anno, che risulta sempre molto pesante e stressante con tutte la materie da studiare per i GCSEs.
Questo intoppo ci ha però permesso di preparare Lorenzo e Daniele in contemporanea per l'esame di Italiano nella loro scuola inglese. Daniele frequentava Year 9 e Lorenzo Year 11 e hanno sostenuto l'esame di italiano nel mese di maggio. A dire il vero una parte l'hanno sostenuta un mese prima, quella di "speaking", cioè la parte orale. Adesso vi spiego un po' meglio come funziona il GCSE di italiano illustrandovi le cose da sapere sull'esame di lingua italiana nella high school inglese.
In cosa consiste l'esame di GCSE Italian?
L'esame GCSE di Italiano è suddiviso in quattro parti:
SPEAKING
La parte di dialogo, parlata, che a sua volta comprende tre attività: 1- Il gioco di ruolo, chiamato appunto Role-play in cui lo studente deve dialogare con l'esaminatore/insegnante seguendo una traccia che gli viene data qualche minuto prima (per potersi preparare) 2 - La descrizione di una foto, chiamato Photo card. Allo studente viene data una foto/immagine da visualizzare e saper descrivere nel dettaglio 3 - Una conversazione generale, chiamata General Conversation, in cui l'insegnante fa delle domande relative a determinate tematiche sul quale lo studente si è preparato ed ha studiato.
LISTENING
Esame di ascolto e comprensione. E' un esame scritto nel quale gli studenti, dopo aver ascoltato un dialogo/storia in italiano, devono rispondere a delle domande. Alcune domande sono in inglese e possono essere risposte in inglese altre domande sono in italiano e devono essere risposte in italiano scritto. Certe domande sono a risposta multipla.
READING
Esame di lettura in italiano: agli studenti viene dato un testo da leggere e dovranno poi rispondere a delle domande (alcune in inglese, a cui rispondere in inglese, altre in italiano, a cui rispondere in italiano, sempre con la presenza anche di domande a risposta chiusa/multipla). Una parte del Reading include anche la traduzione di un testo dall'italiano all'inglese.
WRITING
Gli studenti devo scrivere alcuni testi seguendo le linee guida dell'esercizio. Sono quindi testi strutturati che devono rispondere a determinati criteri indicati nella domanda e, in più, devono tradurre un testo dall'inglese all'italiano.
Chi prepara gli studenti per l'esame GCSE di Italiano?
Ci sono high school inglesi in cui l'italiano è una delle lingue straniere che vengono insegnate, in quel caso non sussiste il problema: studieranno e si prepareranno per l'esame in classe. Se, come nel nostro caso, l'italiano non è tra le lingue straniere insegnate a scuola, è necessario darsi da fare per aiutare i propri figli a prepararsi per l'esame.
C'è chi sceglie l'opzione di ingaggiare un insegnante, chiamati tutor. Io avevo considerato l'opzione ma dopo aver visto che alcuni insegnanti di italiano della zona erano italiani di seconda o terza generazione e che il loro modo di parlare in italiano era peggiore del mio (si sentiva che non erano madrelingua) mi sono detta che con i giusti strumenti avrei potuto prepararli io e così ho fatto.
Non è stato sempre facile, sopratutto perché essere mamma e tutor spesso è una cosa complessa e stressante.
Devo anche ammettere che considerata la buona conoscenza dell'italiano che hanno i miei figli, è stato solo questione di fissare alcune regole grammaticali, capire bene i requisiti dell'esame, correggere alcuni errori di scrittura comuni e ampliare un po' il loro vocabolario. Ovviamente la scelta di un tutor dipende anche dal livello da cui si parte, nel nostro caso ho pensato che sarebbero stati un po' soldi buttati.
Dove si reperisce il materiale per studiare per il GCSE di italiano?
La nostra scuola ci ha inviato i link ufficiali della commissione d'esame con i quali i miei figli sosterranno l'esame di italiano GCSE e la lista generica delle domande che di solito vengono fatte all'orale (domande in inglese che ho dovuto tradurre io in italiano). Il sito è AQA e qui trovate i link utili per reperire materiale e informazioni sul Italian GCSE , in inglese, su cosa aspettarsi dall'esame di italiano della scuola secondaria inglese.
Vi invito a navigare approfonditamente nel sito e scaricarvi il pdf con i dettagli del contenuto dell'esame. Oltre al sito AQA abbiamo anche acquistato un paio di libri di testo che sono stati utili per approfondire gli argomenti del test di Italiano GCSE che potete trovare qui.
Quanto costa sostenere l'esame GCSE di italiano nella scuola inglese?
Nel nostro caso la high school pubblica che i miei figli frequentano, sostiene il costo dell'esame per noi e così è nella maggioranza dei casi. L'unico costo che qualcuno potrebbe trovarsi a sostenere è quello dell'esaminatore: se la scuola non ha nessun insegnante competente in italiano e in grado di esaminare gli studenti, sarà necessario reperirne uno esterno che ovviamente ha un costo. Valutate caso per caso e parlatene con la vostra scuola, ogni caso è a sé.
Per quanto riguarda la nostra esperienza, nella scuola dei miei ragazzi c'è un'insegnante inglese di lingue che conosce e parla italiano (è spostata con un italiano) e che ha interrogato i ragazzi.
Quanto tempo ci vuole per prepararsi all'esame di italiano GCSE nella scuola inglese?
La risposta è molto soggettiva, dipende dal livello da cui partono gli studenti. Il programma ufficiale che trovate nel sito AQA parla di due anni di corso, ma per noi c'è voluto meno.
Abbiamo concentrato le lezioni in 6-8 mesi, con almeno 2 ore a settimana. Il mio obbiettivo era quello di far fare un po' di italiano tutti i giorni, almeno 10-15 minuti, ma a livello pratico-organizzativo è stato impossibile.
Per cui le lezioni sono diventate più sporadiche, ma più lunghe.
Ecco, devo ammetterlo, la difficoltà più grossa nel fare la tutor dei miei figli per italiano è stato trovare il tempo da dedicare al 100% a loro e riuscire ad incastrare i vari impegni familiari con le lezioni. E' stata fondamentale la pianificazione e la stesura di un programma.
Non basta saper parlare l'italiano per passare l'esame GCSE Italian?
No, non basta saperlo parlare, non tanto per passarlo ma per passarlo con voti alti, che è quello che un po' tutti si aspettano.
Le risposte dell'orale, per esempio, devono essere strutturate in un certo modo e devono includere l'uso di determinati tempi verbali, di certe congiunzioni, degli aggettivi e avverbi e di un vocabolario ricco e preciso.
Ci devono essere frasi affermative e frasi negative, ci deve essere il congiuntivo e il condizionale, bisogna essere in grado di parlare usando il "lei" per esempio (cosa che per i miei ragazzi, cresciuti in Inghilterra, ogni tanto risulta difficile).
Sicuramente partire da una buona conoscenza dell'italiano aiuta a prepararsi più rapidamente per questo tipo di esame, ma non esclude il dover studiare.
Una cosa che ho notato è che il prepararsi per altri esami GCSE di lingue straniere aiuta tantissimo i ragazzi a capire le tattiche per rispondere efficacemente e per superare l'esame a pieni voti.
Le tecniche sono le stesse che usano per lo studio di altre lingue straniere, vanno solo applicate all'italiano.
La parte scritta è la parte più complessa per i miei ragazzi, che non hanno mai frequentato le scuole in Italia e che non hanno mai scritto troppo in italiano. Se volete conoscere meglio la nostra storia di bilinguismo e approfondire l'argomento, vi invito a leggere il mio libro "Bilinguismo in tante forme".
Ci vuole un po' di pazienza e tanta dedizione per correggere alcuni errori comuni nella scrittura in italiano come le doppie, le "h" del verbo avere e i suoni particolari come "gli, gni, che" etc. che, basandosi sulla conoscenza della lingua inglese scritta, potrebbero essere scritti in maniera sbagliata. Una volta corretti quelli, la strada è in discesa. La parte della comprensione (listening) è quella che invece trovano più semplice e sulla quale abbiamo dovuto lavorare di meno.
Cos'è utile fare per aiutare al meglio i nostri figli a prepararsi per l'esame di italiano GCSE?
Una delle cose più utili da fare è provare a fare i test degli anni passati. Potete cercare online usando le parole chiavi "Italian GCSE past paper" e troverete gli esami degli anni precedenti. E' molto utile far provare ai ragazzi a farli per rendersi conto di com'è effettivamente l'esame e cosa aspettarsi. Inoltre, permette di capire su cosa è necessario lavorare di più e eventuali lacune e difficoltà.
Un altro esercizio molto utile è quello di guardare con attenzione i cosiddetti "mark scheme", cioè i criteri di correzione delle domande, praticamente le risposte, soprattutto per quanto riguarda la parte scritta. Troverete infatti cosa si aspettano gli esaminatori dalle varie risposte alle domande e vi farete un'idea più chiara di cosa è importante dire o scrivere.
Perché mio figlio dovrebbe sostenere l'esame di GCSE italiano in Inghilterra?
Il fatto di voler sostenere l'esame GCSE di italiano nella scuola secondaria inglese è una scelta molto personale.
Dal nostro punto di vista i vantaggi sono molteplici:
è un'ottima scusa per far studiare più approfonditamente la grammatica italiana ai miei figli
è un'opportunità di passare facilmente un esame GCSE con un voto alto e poco sforzo e questo va ad aggiungersi al curriculum dello studente (avere un GCSE in più è visto molto bene anche nel momento in cui si fa richiesta d'iscrizione al College)
è un modo per avere un attestato che certifichi la loro conoscenza della lingua italiana, potrebbe sempre tornare utile in futuro
è un modo per rinforzare la loro identità, la conoscenza della loro lingua e delle tradizioni e farli sentire ancora più speciali e in gamba
è un modo per far sperimentare, in modo dolce, l'esperienza dell'esame GCSE, considerando che generalmente il GCSE di italiano viene fatto in Y9 o Y10, per cui prima di altri GCSE.
Aggiornamento al post: nel mese di agosto successivo al sostenimento del GCSE di italiano, i miei figli hanno ricevuto il risultato del loro esame ed entrambi hanno ottenuto un 9, il voto massimo sulla scala della valutazione dei GCSE. Hanno fatto un ottimo lavoro e non potrei essere più fiera di loro.
Disclaimer
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Grazie di cuore, Fabiana
Una delle cose che mi affascina di più del sistema scolastico inglese è il modo che hanno di insegnare a leggere ai bambini, dell'approccio "soft" e naturale alla lettura e di tutto quello che fanno ed organizzano per promuovere la lettura nelle scuole e a casa.
I bambini vengono esposti alla lettura fin da piccolissimi: le biblioteche organizzano quelli che sono chiamati "rhyme time sessions" o "story times", cioè sessioni di letture e canzoncine per bebè e bambini piccoli sotto ai 5 anni di età, a cui partecipano con mamme, papà, nonni o babysitter.
Il Book Day è uno degli eventi più attesi dell'anno scolastico nelle scuole inglesi e in tantissime scuole in giro per il mondo. La giornata mondiale del libro (world book day), è stata istituita dall'Unesco nel 1995 come celebrazione dei libri e della lettura, un modo per promuovere il piacere di leggere nei bambini, offrendo l'opportunità di avere un proprio libro (per il world book day qui in Inghilterra vengono distribuiti voucher ai bambini per acquistare libri e vengono venduti libri speciali alla modica cifra di 1£, per esempio). Il piacere della lettura deve essere qualcosa di condiviso da tutti i bambini e per arrivare a questo obiettivo è necessario tenere un approccio giusto, sensibile ed empatico nei confronti della lettura. Trasmettere il piacere di leggere, la gioia dell'immergersi in mondi fantastici, la voglia di scoprire cose nuove e perdersi nelle avventure dei personaggi di un libro, dovrebbe essere una delle missioni più importanti di insegnati e genitori.
Rivederli nelle loro divise mi ha fatto un certo effetto, sorridenti ed emozionati di poter tornare a scuola in questo settembre 2020, ma allo stesso tempo un po' preoccupati per quello che li attende.
Sono mesi che teniamo le distanze da tutti, che rispettiamo le singole regole imposte da questo lockdown qui in Inghilterra.
Abbiamo parlato chiaramente ai nostri figli, fin dall'inizio, di come funziona questo virus, come si trasmette, che precauzioni è giusto utilizzare e tutte queste spiegazioni gli sono servite per accettare il nostro stare lontani dagli altri e il mantenere il "social distancing", il distanziamento sociale.
Sono stati bravi, sono stati maturi e responsabili, non si sono mai lamentati, hanno imparato a giocare al parco con i loro amici tenendo le distanze, hanno sempre fatto attenzione all'igiene delle loro mani senza bisogno che gli dicessimo di farlo, hanno capito perché serve usare le mascherine e come usarle ed hanno accettato il "remote learning" impegnandosi e dando veramente il 100%.
Poi arriva la notizia che le scuole riaprono, per tutti, in settembre (qui le scuole non hanno mai chiuso del tutto, sono rimaste aperte per i figli dei "key workers" cioè i lavoratori chiave, tipo medici, infermieri, postini, dipendenti di supermercati etc.).
Eccoci quindi qui, pronti a riprendere una certa normalità ricordandoci però che la pandemia non è finita (anzi, proprio ieri sera, 6 settembre, sono stati comunicati i 3000 nuovi contagi in un giorno qui nel Regno Unito) e con tutte le regole di questi ultimi mesi ben chiare in testa i miei figli si ritrovano a tornare a scuola, nelle loro classi di 30 compagni, senza nessun tipo di distanziamento sociale, senza mascherina.
E visto che non sono "scemi", mi hanno palesemente chiesto come sia possibile e come faranno a tenere le distanze "mamma, possiamo mettere la mascherina?".
In teoria potrebbero, ma sarebbero gli unici, nemmeno tutto il personale scolastico le usa (solo pochi casi) e la mascherina serve solo se tutti la usano.
Ci sono delle incongruenze che non mi tornano: il governo continua ad invitare la popolazione a essere cauti con slogan del tipo "Wash hands. Cover face. Make space" (Lava le mani. Copri il viso. Mantieni le distanze) oppure "Stay alert, control the virus, Save lives" ma poi obbliga tutti gli studenti a rientrare a scuola, tutti insieme, appassionatamente, un po' come se niente fosse e questo un po' ci destabilizza.
D'altro canto il governo inglese vuole fare ripartire queste scuole a tutti i costi, per tutti, perché sembra che il danno fatto dalle scuole chiuse sia più grande di quello fatto dal covid stesso (avevo parlato in questi post sulla situazione covid qui in Inghilterra).
limitare il contatto con le persone che sono malate e assicurarsi che chi ha sintomi di Coronavirus (covid-19) sia isolato (non vada a scuola) così come tutti i membri della famiglia con cui vive,
porre più attenzione al lavaggio delle mani che deve essere effettuato regolarmente,
seguire l'approccio del "catch it, bin it, kill it" (quando starnutisci o tossisci copri il viso con un fazzoletto, butta via il fazzoletto),
pulizia delle superfici scolastiche più frequente,
minimizzare il contatto tra individui dove possibile, premettendo che è impossibile fare il distanziamento sociale a scuola.
Le scuole si sono trovate quindi a creare delle procedure e protocolli che portino al rispetto di questi obiettivi. Le linee guida del governo parlano chiaramente del fatto che non è possibile tenere distanza sociale nell'ambiente scolastico e che le scuole devo agire per "bubbles".
Le bubbles sono "le bolle" di bambini che interagiscono tra di loro senza rispettare la distanza sociale. Mia figlia di 9 anni che frequenta la quinta elementare ha una bolla di 30 bambini, la sua classe, in più all'intervallo interagisce con gli altra 60 bambini delle altre due classi di quinta.
I miei ragazzi in High School avranno come "bubble" il loro "Year Group" cioè tutto il Year10 per mio figlio maggiore (tutte le classi del decimo anno, una sorta di prima superiore) e tutto Year8 (una sorta di seconda media) per mio figlio minore, un totale di 240 alunni per Year Group.
Che misure di igiene stanno adottando le scuole inglesi per prevenire la diffusione del virus?
Invitano i bambini a lavarsi le mani più spesso e a usare il gel antibatterico messo a disposizione nelle classi, nei corridoi, nella palestre
le superfici che vengono toccate dai bambini vengono pulite regolarmente così come le maniglie delle porte, interruttori, lavandini etc.
più attenzione alla ventilazione delle stanze e le porte verranno lasciate aperte dove possibile Ovviamente queste misure possono cambiare da scuola a scuola, visto che è tutto molto a discrezione dei presidi.
I bambini resteranno per la maggior parte del tempo nella loro classe, eventi che prevedevano il raggruppamento degli alunni come Assembly, workshop etc. non ci saranno più.
Le assistenti alla maestra potranno lavorare con diverse classi, così come le insegnanti di ginnastica, questo per lo meno nella scuola primaria di mia figlia. In altre scuole so che le assistenti alla maestra lavorano sempre con lo stesso gruppo di bambini, ma questo credo dipenda dalla disponibilità di personale scolastico che la scuola ha a disposizione.
La distanza tra bambini non è quindi menzionata, anzi viene fatto chiaramente presente ai genitori che il "social distancing", cioè il distanziamento sociale, non è proprio possibile mantenerlo in un ambiente come quello scolastico e che tra i bambini e gli insegnanti non è possibile mantenere il metro di distanza.
Viene però chiesto ai genitori di mantenere le distanza all'esterno della scuola e per evitare assembramenti all'entrata e all'uscita hanno messo in atto ingressi scaglionati (nella scuola primaria di mia figlia per ordine alfabetico dei cognomi, in modo tale che famiglie con più figli debbano andare a scuola a lasciare i bambini solo una volta evitando di rimanere nel cortile per troppo tempo; in altre scuole entrano per classi).
Viene inoltre richiesto che i bambini siano accompagnati da un solo genitore e che questo segua il "senso unico" nel cortile per arrivare davanti alla classe del proprio figlio. I bambini più grandi, da Y4 in sù sono invitati a entrare da soli dal cancello, camminando fino alla loro classe.
La routine scolastica in primaria ai tempi del covid è simile a come era prima, con più enfasi data all'igiene e con meno attività extra che prevedano assembramenti di bambini di diverse classi.
Anche l'intervallo viene fatto scaglionato ed i bambini mangiano in classe. Quelli che portano il pranzo al sacco da casa mangiano insieme ai bambini che hanno il pranzo della mensa, perché quest'ultimo viene portato direttamente in classe in vassoi singoli per ogni bambino che ha ordinato il pranzo caldo (in alcune scuole la mensa non è in funzione per esempio).
I banchi non sono più in gruppo (cosa tipica della scuola inglese) ma sono girati verso la maestra e ci sono due bambini per banco (questo nella scuola di mia figlia). Ogni bambino ha un piccolo box con dentro gli oggetti di cancelleria solo suoi, da non condividere con altri.
Per adesso non si parla di gite scolastiche e uscite varie. I famosi e amatissimi club dopo scuola non ci sono per adesso.
In queste prime settimane di scuola viene posta un'attenzione particolare all'aspetto emotivo del rientro a scuola dei bambini di primaria, cercando di spiegare loro bene le nuove regole e facendoli familiarizzare con le nuove procedure in atto nell'edificio scolastico.
Viene poi dedicato tempo al recupero di quello che magari è stato "perso" durante il "remote learning", cioè durante i mesi di didattica a distanza e viene offerto extra supporto ai bambini più in difficoltà.
Da questo punto di vista voglio fare un elogio immenso alla scuola primaria inglese, per lo meno a quella di mia figlia.
Hanno condiviso con noi genitori un piano chiamato di "recovery" con l'obiettivo di supportare tutti i bambini nel loro rientro a scuola e assicurandosi che si sentano felici e sicuri a scuola. In questo noi genitori dobbiamo ovviamente aiutare, motivo per cui le mie perplessità me le tengo dentro e non le esterno ai miei figli! La collaborazione genitori-scuola è fondamentale in queste situazioni. Così in queste prime settimane la scuola punterà alla ricostruzione delle relazioni sociali tra bambini e tra bambini e personale scolastico, lavorerà sulla consapevolezza della situazione attuale e sulla comprensione da parte dei bambini di quello che sta succedendo, cercherà di puntare sulla ricerca della felicità dei bambini e sulla loro consapevolezza di cosa gli rende felici, lavorando molto sulle emozioni e la loro condivisione. Ovviamente la "resilienza" sarà un argomento caldo in questi mesi!
Nelle scuola secondaria dei miei figli è stato fatto firmare un "codice di comportamento" dopo che il loro tutor ha spiegato per filo e per segno le nuove procedure.
In sostanza nella scuola superiore cercheranno di limitare gli spostamenti degli studenti, non faranno incrociare diversi Year Group usando un sistema di ingressi e intervalli scaglionati oltre che la divisione proprio fisica dei diversi Year Group.
Molte scuole secondarie inglesi si sviluppano in "blocchi", cioè edifici separati e questo permette di riservare un determinato edificio a un determinato numero di classi (se volete sapere come funziona la scuola secondaria superiore inglese potete leggere questo post).
Le regole di igiene sono le stesse della primaria così come l'obbligo di stare a casa da scuola in caso di sintomi da covid-19 (e l'isolamento di tutti i membri della famiglia dello studente).
In classe non dovranno girarsi ma guardare sempre avanti ed evitare assembramenti nei corridoi ma fare l'intervallo nelle aree appositamente indicate per questo e non è autorizzato toccare i compagni. Tutto suona così strano e surreale e non del tutto "safe" se posso permettermi una critica.
I miei figli sono contenti, avevano bisogno di tornare a scuola, di rivedere i loro compagni, di "rindossare quella divisa", di ritrovarsi faccia a faccia con i loro insegnanti, ma rimane quella forte incertezza che credo ci accompagnerà per tanto tempo.
Mi raccontano di come procedono le loro giornate con entusiasmo, con sincerità "mamma io le mani me le sono lavate solo una volta con l'acqua, però ho usato il gel", con un po' di timore "mamma, ma posso metterla la mascherina se mi fa sentire più al sicuro?" e cerchiamo di "navigare a vista" tutti insieme, sperando bene, perché non è che ci resti molto altro da fare.
Il casino inizierà quando i malanni di stagione con sintomi simili al Covid faranno capolino tra gli studenti delle scuole e magari ci ritroveremo di nuovo tutti e 5 bloccati a casa senza sapere esattamente come continuare con la scuola, visto che non è stato momentaneamente citato il "remote learning".
Day by day, mi ripeto ogni giorno, solo questo mindset mi può aiutare insieme a un po' di fortuna!
Aggiornamento al post, Settembre 2021: tutte le misure precauzionali raccontate in questo post sono state completamente tolte e il rientro a scuola è stato come ai tempi prima della pandemia, potete leggere della situazione in questo post.
In una sera di settembre di qualche anno fa ero seduta nella grande sala comune della scuola secondaria inglese "High School"che frequentano i miei figli qui in Inghilterra per assistere alla presentazione del programma scolastico.
Nei mesi di pandemia in cui i miei ragazzi hanno dovuto fare quello che in inglese chiamano Remote Learning, le mie doti di tutor sono tornate indubbiamente utili.
Chi mi segue da tanto nel blog sa bene quanto mi sia sempre impegnata per supportare i miei figli nel loro percorso scolastico qui in Inghilterra. Dalle prime fasi dove non parlavano inglese in cui, in collaborazione con le maestre magnifiche che hanno avuto, li ho aiutati a "prendere il volo con la lingua" il più in fretta possibile fino ad ora, che sono alle prese con esami e test e spesso necessitano d'essere seguiti e supportati.
Durante i mesi di pandemia in cui siamo stati in lockdown i miei figli hanno fatto quello che qui chiamano "remote learning". Non lo definirei "homeschooling", visto che gli insegnanti fornivano il materiale di studio per gli alunni che da casa si collegavano e svolgevano le attività richieste dai lori docenti.
Sia mia figlia, che era in quarta elementare, che i miei due figli maschi che sono nella scuola secondaria"high school", avevano giornalmente un programma da seguire con lezioni proposte in slide o video da seguire ed esercizi da fare.
Le scuole avevano comunicato che non avrebbero assegnato compiti per non caricare ulteriormente i genitori e gli studenti, che già passano buona parte del giorno sui libri e al computer. In quella fase un po' delicata per le famiglie, con i figli a casa tutto il giorno e con lo stress e le preoccupazioni del "lockdown", abbiamo trovato che ci sia stata tanta attenzione per l'aspetto emotivo e psicologico dei ragazzi e consapevolezza dell'impatto sui genitori del "remote learning".
Nei giorni in cui noi avevamo già iniziato l'isolamento, prima ancora che le scuole ufficialmente chiudessero, mi ero organizzata sistemando e catalogando tutti i siti che potevano tornare utili nella fase di "scuola a casa" anche grazie a qualche scambio di consigli tra amiche italiane con figli scolarizzati qui in Inghilterra.
Da questo punto di vista la scelta di siti in inglese per fare materie come matematica, arte, lingua, scrittura, scienze etc. è più che ampia e considerato il tempo che ho speso per testarli, provarli e usarli con i miei figli, ho pensato di scrivere questo post e condividerlo con voi della mia community Far and Away. Sono sicura che questi siti in inglese potranno tornare utili a tutti coloro che cercano attività in lingua inglese per i propri figli.
I siti per giochi e attività scolastiche in inglese sono davvero tantissimi, di seguito vi propongo quelli che usiamo di più dandovi qualche indicazione per ciascuno.
Alcuni di questi siti hanno ampliato l'offerta di materiale ultimamente, proprio per andare incontro alle richieste dei genitori che si ritrovano a gestire homeschooling o remote learning in questo periodo di pandemia ed hanno bisogno di diversificare l'offerta di attività per i loro figli che magari studiano da casa.
Uno dei siti internet più utilizzato dalle maestre inglesi è Twinkl.co.uk. Io lo uso da anni, da quando viviamo qui in Inghilterra, per scaricare materiale utile per approfondire certe tematiche che i ragazzi trattano a scuola. In questo sito ricco di attività e schede in inglese da far fare ai bambini troverete una classificazione per età e per argomenti.
Troverete la sezione ESL, che sta per English as Second Language, ricca di attività in inglese per bambini che hanno l'inglese come seconda lingua.
La sezione EYFS (Early Years Foundation Stage) offre attività in inglese per i bambini piccoli fino ai 5 anni di età.
La sezione KS1 (Key Stage 1) propone attività per i bambini della scuola primaria, dalla prima elementare alla seconda elementare.
La sezione KS2 (Key Stage 2) offre risorse dalla terza elementare all'ultimo anno di primaria. La sezione KS3/4 (Key Stage 3/4) si occupa delle scuole medie e scuole superiori.
Potete registrarvi gratuitamente, ma troverete che non tutti i documenti scaricabili sono disponibili, alcuni richiedono la sottoscrizione a pagamento. Vedrete che comunque vi basterà tutto il materiale disponibile gratis.
Topmarks è un sito che propone giochi online e schede d'attività in inglese per insegnanti e genitori. Nella homepage troverete il motore di ricerca del sito, potete scegliere la materia oppure selezionare la fascia d'età del bambino, tenendo presente che Early Years è fino più o meno i 5 anni, che KS1 è da 5 a 7/8 anni, che KS2 va dai 7/8 ai 10/11 anni, KS3 dagli 11 ai 14, KS4 dai 14 ai 18. Il sito in certi casi vi ridirige verso altri siti internet in inglese di giochi e attività relativi alla vostra ricerca. E' con uno dei giochi di TopMarks che mia figlia ha imparato a menadito le tabelline giocando, questo il link al gioco chiamato Hit the Button.
Per gli amanti di libri per bambini in inglese, ma non solo, OxfordOwl è il sito della casa editrice Oxford University Press che propone attività legate al mondo della lettura in inglese e attività di scrittura e anche di matematica. Sono di questa casa editrice i famosi libri per bambini per iniziare a leggere in inglese più usati, quelli della serie Oxford Reading Tree che potete trovare qui. Le fasce di età coperte vanno dai 3-4 anni ai 10-11 anni. Troverete anche ebook in inglese da ascoltare gratuitamente nella sezione Free eBook Library, un'ottima attività da fare per insegnare la giusta pronuncia in inglese ai bambini.
Nel sito IctGames troverete giochi educativi in inglese per bambini dai 5 agli 8 anni. Ci sono giochi online ma anche schede da stampare nella sezione Printable.
Il sito che i miei figli hanno usato di più per imparare bene la fonetica inglese, Teach your Monster to Read lo consiglio da anni a tutte le amiche che mi chiedono quali strumenti usare per insegnare l'inglese ai loro figli con la pronuncia corretta. La fonetica è alla base di tutto e questo sito la insegna ai bambini giocando. Createvi gratuitamente un account e lasciate che vostro figlio venga trasportato nel mondo della fonetica inglese. Lo consiglio dai 5/6 o 7 anni anni in poi, quando il bambino riconosce già le lettere dell'alfabeto inglese ed è pronto per impararne i suoni corretti.
Un sito gratuito gestito da un'organizzazione no profit che ha come missione quella di fornire gli strumenti per educare gratuitamente. La prima cosa da fare è creare un profilo "Parent" e poi potrete accedere all'infinito materiale messo a disposizione dei genitori per i propri figli, dalla matematica alla scienza, da informatica a economia per tutte le età. Qui le classificazioni seguono il sistema scolastico americano, per cui tenete presente che per esempio il 3rd Grade è quello dei bambini di 8-9 anni.
Il sito ABCYA offre una vasta gamma di giochi educativi per bambini dai 3/4 anni a 11 anni. Anche qui la divisione è fatta in base al sistema scolastico americano, tenete quindi presente che Grade 1 è per bambini di 6-7 anni. Nel sito troverete giochi in inglese legati alla fonetica e alla grammatica, ma anche tante attività di matematica. Nella sezione Holiday ci sono invece giochi a tema vacanze.
Eccolo qui il nostro sito preferito, quello in cui ci perdiamo spesso a giocare, soprattutto in questo periodo di isolamento nel quale ci sembra bello coltivare le nostre passioni e imparare cose nuove.
Il sito di geografia World Geography Games per bambini propone giochi in lingua inglese per imparare le nazioni del mondo, in diverse sezioni. Se si sceglie per esempio la sezione "Europe Games" troverete tutti i giochi per imparare le nazioni europee, le bandiere e poi, per alcuni stati, le regioni.
Nella sezione più ampia "World" ci sono giochi per imparare i nomi delle nazioni, le bandiere, gli oceani e i fiumi, gli strati della crosta terrestre e tanto altro. Insomma una vera risorsa per gli amanti della geografia e dei giochi da fare magari tutti insieme in famiglia. Con i miei figli ci siamo promessi di imparare tutte le nazioni del mondo e la loro localizzazione prima della fine dell'isolamento, ce la faremo?
Che dire, il sito del National Geographic Kids in inglese è uno spettacolo! Un mix incredibile di letture, attività, quiz, esperimenti, concorsi e scoperte; della serie ce n'è per tutti i gusti. Essendo in lingua inglese tenete presente che la conoscenza della lingua qui è basilare, visto che è un sito rivolto a bambini un po' più grandicelli e con una buona padronanza della lingua inglese.
Ognuno di noi 5 in casa ha un account Duolingo, c'è chi lo usa per imparare lo spagnolo o altre lingue e chi all'inizio lo usava per approfondire la conoscenza dell'inglese nei primi mesi in cui eravamo qui ed i bambini ancora non sapevano parlare inglese. Usare duolingo è un buon modo per migliorare la conoscenza dell'inglese o addirittura iniziare a conoscerlo. La App è gratuita e pensata come un vero e proprio gioco che con la ripetizione e memoria visiva riesce a far memorizzare il vocabolario della lingua che si sta imparando.
Se siete alla ricerca di materiale per insegnare l'inglese ai vostri bambini partendo dalla fonetica, nel mio shop trovate quello che fa al caso vostro, dai libri per le prime letture in inglese, alle carte per giocare con l'inglese fino ai libri musicali. Sono tutti prodotti scelti con cura e selezionati attentamente per aiutare i genitori alle prese con il bilinguismo italiano-inglese dei loro bambini:
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Nel post trovate dei link Affiliate Amazon e Amazon Influencer, ciò vuol dire che se decidete di cliccare su quei determinati link e procedete all'acquisto dei prodotti dal sito Amazon, io riceverò una minima percentuale sul vostro acquisto, senza che questo vada ad intaccare il prezzo del prodotto da voi scelto. Fondamentalmente, se utilizzerete questi link, contribuirete a supportare questo blog e il mio lavoro non remunerato che faccio con passione e dedizione da anni e che spero vi sia stato spesso d'aiuto. Grazie di cuore, Fabiana
Camicia azzurra, pantalone nero, scarpe nere eleganti, cravatta e giacca con il logo della scuola: questa la divisa della scuola secondaria dei miei figli, un po' come tutte quelle del Regno Unito.
Da settembre 2017 il mio primogenito Lorenzo è entrato nel mondo della High School, un mondo totalmente diverso da quello della scuola primaria inglese nel quale stanno entrando anche gli altri miei due figli. Quella della High School inglese è una realtà fatta di assoluta indipendenza per i ragazzini che arrivano dalla scuola primaria e un mondo nel quale i genitori sono molto meno attivi, meno coinvolti, se non per alcune raccolte di fondi per supportare la scuola in determinati progetti.
L'importanza dello sport nella scuola in Inghilterra è una delle cose che mi ha stupito di più all'inizio.
Durante tutto l'anno scolastico i bambini partecipano a tante ore di educazione fisica, provando tante discipline sportive diverse e vengono invitati a partecipare ai club di sport del doposcuola.
L'evento sportivo più atteso, ogni anno, è lo Sport Day, una delle giornate più importanti di fine anno scolastico in Inghilterra.
"L'apprendimento si focalizzerà nel celebrare e nel comprendere ed apprezzare la ricchezza e diversità di culture presenti a scuola" diceva così una parte della mail che la scuola ha inviato ai genitori per informarci che la prima settimana di Ottobre sarebbe stato "international week", una celebrazione della multiculturalità per bambini, insegnanti e genitori stranieri.
Questi ultimi sono stati calorosamente invitati a partecipare e dare il loro contributo nelle classi in cui la nazione di origine veniva studiata. La scuola dei miei figli ha bambini di tantissime nazionalità ed è vista come una ricchezza.
Una mail per lo show di fine anno, un'altra per la Summer Fayre, una per la cerimonia di premiazione, un'altra per il Taster Day al College, una per impostare i pagamenti online per il prossimo anno scolastico, un'altra per informarci degli orari di chiusura della scuola e della fine dei club pomeridiani, insomma giugno e luglio sono i due mesi di scuola più intensi, quelli che segnano la fine dell'anno scolastico e sono tampinati di eventi, celebrazioni e momenti memorabili.
Ricordo la fase di scelta della scuola superiore come un momento molto delicato.
Ricordo l'importanza che i miei genitori davano a quella scelta, come se fosse stata quella che avrebbe per sempre influenzato la nostra vita.
Ricordo la sensazione di ammirazione per quelli che andavano al liceo e il senso di inferiorità di chi andava all'istituto professionale, le ragazze ribelli erano quelle che andavano negli istituti tecnici ed i secchioni al classico.
Aveva quattro anni ed era terrorizzato dal colorare fuori dai bordi. Ogni volta che il suo pennarello usciva dai bordi la maestra faceva un bel segno rosso di fianco, una specie di faccina con le labbra all'ingiù. Lorenzo, con i suoi 4 anni appena compiuti, si sentiva mortificato per ogni uscita dai bordi e la sua paura di sbagliare ha cominciato a nascere e crescere in quei momenti.